Entrare nel nido a piccoli passi...
L’inserimento al nido rappresenta un momento estremamente delicato per tutti i suoi protagonisti. È l’inizio di un nuovo percorso sia per il bimbo o la bimba che devono affrontare il primo vero distacco dal loro ambiente familiare, sia per mamma e papà che si trovano a vivere un’esperienza unica, a volte non esente dall’ansia o dal senso di colpa di dover lasciare il proprio figlio così piccolino nelle mani di persone “estranee”.
Per questo motivo riteniamo importantissimo che si instauri, fin dall’inizio di questa nuova avventura, un rapporto di conoscenza e di fiducia reciproca tra le famiglie che hanno deciso di affidarsi al servizio e le educatrici che, dal canto loro, cercheranno di fare tutto ciò che è nelle loro possibilità per far sì che questo delicato passaggio venga affrontato con serenità.
Il compito di educatrici e genitori è quello di creare una continuità emotiva e relazionale tra la famiglia e il nido, tra l’ambiente familiare e conosciuto e quello sociale, ancora estraneo. La presenza di una figura familiare che accompagni il bambino nei suoi primi giorni in questo mondo tutto nuovo diventa quindi indispensabile; essa inizialmente è la “base sicura” da cui il bimbo comincia gradualmente a distanziarsi quando le sue esplorazioni rendono il nuovo ambiente più accogliente e sicuro.
Il bambino sa che la mamma o il papà sono lì accanto a lui e si sente così in una condizione emotiva favorevole per esplorare, conoscere, accettare e consolidare nuovi rapporti. A seguito di attente osservazioni ci siamo rese conto che il metodo di inserimento tradizionale non riusciva a rispondere pienamente a queste esigenze così, da settembre 2018, dopo aver frequentato un corso di formazione al riguardo, abbiamo deciso di sperimentare una nuova e differente modalità: l’inserimento in 3 giorni o guidato dal genitore. Questo nuovo metodo, di origine svedese, prevede che il genitore trascorra 3 giornate al nido insieme al bambino vivendo ogni momento ed ogni attività proposta accanto a lui: dal gioco al pasto al sonnellino al cambio del pannolino.
Il genitore è attivo e fa da tramite, da guida, all’esplorazione del nuovo ambiente e delle nuove persone che lo vivono mentre il bambino acquisisce familiarità con gli spazi del nido e con la sua organizzazione temporale. L’educatrice intanto osserva le abitudini del bambino, affianca il genitore ed entra in contatto con la coppia in modo graduale, diventando mano a mano una figura familiare per entrambi. Le modalità di permanenza dei genitori al nido variano in base al pacchetto prescelto.